Leggendo
quanto ho scritto ieri sul mio Dio, un amico mi ha risposto: ‘Anche il dubbio è
dolore.’ Il dubbio è dolore perché ricorda il nostro limite. Il dubbio svilisce
il nostro bisogno di certezze. Qualcuno giudica i dubbiosi persone troppo
razionali, incapaci di generoso affidamento, inette al rischio….con eccessive
pretese di chiarezza….invece credo siano persone che soffrono, soprattutto
quando si arriva al dunque, ai momenti decisivi, quando il dubbio pare davvero
un lusso che non possiamo permetterci, quando ci si aggrappa alle certezze come
ad un salvagente fra le onde cattive, ecco, allora, soprattutto allora il
dubbio è dolore, perché quella certezza necessaria non ha la forza sufficiente
per rassicurarci, per darci speranza, per farci andare avanti. Il dubbio non è
un vezzo, è costitutivo della nostra natura. Qualcuno riesce a zittirlo con una
certa facilità. Sarà segno di saggezza? Sarà paura? Sarà superficialità? Oppure è frutto di un
lungo cammino interiore, l’esito di un viaggio di sofferenza e di redenzione?
Chi ha letto questa mia storia su Dio sa che i dubbi non me li sono andati a
cercare, e che c’è stato un tempo durante il quale ne facevo volentieri a meno,
e tutto sommato ero felice. Sono arrivati, me li tengo, ci convivo, ci
combatto, guardo con occhi attenti e carichi di speranza chi dimostra certezze
di fede, cerco di imparare ma sono uno studente un po’ ribelle, forse pigro. Sono
un tipo che si accontenta facilmente…non in questo campo.
57-continua
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