lunedì 4 luglio 2016

Il mio Dio - 57

                                                                                                ph carlozanzi


Leggendo quanto ho scritto ieri sul mio Dio, un amico mi ha risposto: ‘Anche il dubbio è dolore.’ Il dubbio è dolore perché ricorda il nostro limite. Il dubbio svilisce il nostro bisogno di certezze. Qualcuno giudica i dubbiosi persone troppo razionali, incapaci di generoso affidamento, inette al rischio….con eccessive pretese di chiarezza….invece credo siano persone che soffrono, soprattutto quando si arriva al dunque, ai momenti decisivi, quando il dubbio pare davvero un lusso che non possiamo permetterci, quando ci si aggrappa alle certezze come ad un salvagente fra le onde cattive, ecco, allora, soprattutto allora il dubbio è dolore, perché quella certezza necessaria non ha la forza sufficiente per rassicurarci, per darci speranza, per farci andare avanti. Il dubbio non è un vezzo, è costitutivo della nostra natura. Qualcuno riesce a zittirlo con una certa facilità. Sarà segno di saggezza? Sarà paura?  Sarà superficialità? Oppure è frutto di un lungo cammino interiore, l’esito di un viaggio di sofferenza e di redenzione? Chi ha letto questa mia storia su Dio sa che i dubbi non me li sono andati a cercare, e che c’è stato un tempo durante il quale ne facevo volentieri a meno, e tutto sommato ero felice. Sono arrivati, me li tengo, ci convivo, ci combatto, guardo con occhi attenti e carichi di speranza chi dimostra certezze di fede, cerco di imparare ma sono uno studente un po’ ribelle, forse pigro. Sono un tipo che si accontenta facilmente…non in questo campo.   

57-continua

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