Non
ricordo particolari traumi, per il fatto di avere molti insegnanti e non un
solo maestro. Ed eccoli i miei prof. Italiano la professoressa Pedoja: severa,
pochi sorrisi, fra quelle che si lamentava con mia madre, per via dei miei
talenti non ben utilizzati. Storia e geografia la professoressa Bramanti: non
ho molti ricordi. Matematica la professoressa Musumeci: bassa,
meridionalissima, moderatamente severa. Il mio primo impatto con la lingua
straniera (inglese) non fu il massimo, ed ho subito evidenziato di non essere
portatissimo per le lingue non italiane. Inoltre la professoressa Isella ci
metteva del suo: molto bassa e rotondetta, lunatica, non simpaticissima.
Comunque in prima media arrivai al sette, come si nota dalla pagella. Musica la
professoressa Candela che, naturalmente, conosceva mia madre, anche lei prof.
di musica. Non ho molti ricordi, ma dovevo andare bene, visto che presi otto.
Disegno la professoressa Castano: una mamma, dolce e affettuosa. Applicazioni
tecniche il vicepreside Ermoli detto ‘Paperino’, per via della sua camminata.
Più che come prof. di tecnica (che era materia pratica) lo ricordo come
vicepreside, un finto severo, burbero per scherzo, che riprendeva i ragazzi,
segnava i nomi sul pacchetto delle Turmac (scatola rigida quadrata) ma poi
lasciava correre. Infine la mia materia preferita, ginnastica, con il mitico
Secchia. Mai visto in tuta una volta: pantaloni di velluto e giacchetta di
pelle scamosciata. Ma per questa materia dedicherò un capitoletto ad hoc. Non ricordo i miei insegnanti di religione.
12-continua
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