Il
primo ottobre del 1962 davo inizio alla mia carriera scolastica vera e propria,
cioè quella nella quale si studia, si scrive, si legge….alla scuola elementare
‘Cairoli’ di via Cairoli, a Biumo Inferiore, a pochi metri dalla mia abitazione
di viale Belforte 10/m. La mia prima maestra si chiamava Buizza, eravamo oltre
40 alunni, non era ancora completata la scuola elementare di via Brunico, che
avrebbe accolto l’anno dopo i bambini di quella zona. Ricordo poco: i banchi di
legno, dove si stava in due (foto), e ricordo che ero un alunno piuttosto discolo. Con
noi anche il figlio della maestra, Carlo (oggi noto medico), che aveva un anno
in meno e che la mamma non lesinava a rimproverare. Era una classe di soli maschi. Ma soprattutto ricordo
quella lunga nota, che meritai verso la fine dell’anno e che segnò un passaggio
fondamentale nel mio mutamento. Mentre la maestra girava fra i banchi a
guardare i quaderni, salii in cattedra, affascinato dalla sua penna stilografica,
la aprii, cercai di scrivere qualcosa, non so, la richiusi di fretta, piegai il
pennino. Mi vide (o forse qualcuno fece la spia), mi scrisse una nota lunga una
pagina. A casa ricevetti da mio padre una punizione corporale clamorosa.
3-continua
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