Ieri una persona mi ha detto che sono un gasato, un egocentrico. Ci sono rimasto male, ma c'è del vero. Chissà, forse quella è solo la punta dell'iceberg, molti la pensano come lei. Ecco, vedo già chi dice: 'Bè, sì, in effetti...' e si sta domandando se sia il caso di farmelo notare, oppure di lasciar perdere. E' vero, parlo spesso di me (anche nei difetti, però) o di chi mi sta vicino. Ma -pur nella complessità di ogni vissuto- credo che il mio essere 'gasato' sia una reazione alla tendenza alla commiserazione, al vittimismo. Sia un'arma (fra le poche a nostra disposizione, per la verità) per non sentirsi irrimediabilmente mediocri.
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