‘Affàcciati
alla finestra, bella mia…’ è il ritornello di una nota canzone, ma il
neosindaco Davide Galimberti, stamani, ha fatto di più, è sceso in cortile e ha
posato insieme ai ciclisti, impegnati nel ‘Fondazione Piatti Bike Tour 2016’. Del
resto, che il sindaco fosse a Palazzo
era scontato, data la sua promessa di lavorare 20 ore su 24, ma in più il
giovane borgomastro si è dimostrato accogliente e bendisposto al dialogo. Così
ha voluto sapere da Michele Imperiali perché quella gente vestiva in braghette
corte, e lui ha spiegato che gli amici della Fondazione stavano ‘Pedalando fra
i Centri’, dalla Nuova Brunella di Varese sin giù a Melegnano, dieci centri,
400 persone (dai 2 agli 80 anni) nella sofferenza e nel disagio, assistiti da 400 dipendenti. Una realtà grossa, che
cresce giorno dopo giorno seguendo la massima di Cesarina Del Vecchio: ‘Prima
la persona, poi il disabile’. Una Fondazione che fa onore alla nostra città. Ma
prima di tornare nel suo studio, l’avvocato dalla faccia pulita si è lasciato
andare a qualche dichiarazione, mentre i giovani componenti del suo staff
confermavano che dorme solo dalle 2 alle 6 del mattino. “Sto cominciando solo
ora a pensare alla Giunta” ha detto Galimberti, “dopo aver lavorato sulla
organizzazione della macchina comunale e dopo l’incontro con la gente. Entro
lunedì dovrei presentare i nuovi assessori.” Stringe mani, sorride con gentilezza,
appare moderatamente preoccupato e certamente molto impegnato: ciascuno deve
pedalare a modo suo. Tornano in sella gli amici della Fondazione Piatti,
continua il Giro di Varese di Davide Galimberti: siamo alle tappe di salita.
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