Quelle
botte mi cambiarono. Dalla seconda elementare diventai il classico bravo
bambino studioso. Quelle botte forse furono l’ultima goccia, nel senso che già
da tempo, a seguito delle sgridate, stavo cercando di modificare il mio
carattere vivace, condizionato da un forte senso del dovere. In seconda ci
riuscii. Non so se fu un bene o un male, persi spontaneità. E ho anche la foto
di quell’anno scolastico 1963-64, sempre alla ‘Cairoli’. Ho un dolce ricordo
della maestra Spotorno. La classe si era dimezzata rispetto alla prima, dato
che i bambini del Belforte entrarono nella loro nuova scuola. Arrivarono i
banchi singoli, moderni, si usava la penna col pennino e l’inchiostro. Fra i
miei compagni di classe, alcuni sono ancora miei amici e ci vediamo: Dino
Lorefice, Enrico Giannelli. Altri non li vedo da tempo: Raffaele Vedani,
Fabrizio Canedoli, Massimo Calaciura, Luciano Guarnieri, Toto Coppola, Fabio Liberatore…alcuni
non li ho mai più rivisti. Io e Toto Coppola eravamo i migliori della classe, e
saremmo rimasti tali sino in terza media.
4-continua
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