Come
è solita fare la vita, che dà schiaffi e poi regala carezze, il 1998 mi regalò
anche una carezza, una piccola-grande soddisfazione. Invogliata ad approfondire
la mia scrittura dalla sua professoressa di italiano, una ragazza della 5^
della Scuola Magistrale ‘Maria Ausiliatrice’ di Varese scelse di fare una
tesina su di me. Titolo: ‘Uno scrittore…varesino’. Sino ad ora è l’unica tesi
sul sottoscritto, ma sono ancora ‘giovane’, magari altre ne arriveranno. In
ogni caso questo evento mi regalò emozioni positive. La tesina è divisa in tre
parti: l’autore dice, gli altri dicono, io dico. Citerò solo alcuni passaggi
della terza parte, quella che riguarda il parere di Chiara dopo la lettura
delle mie prime opere di narrativa, sino a ‘Fax d’amore’.
….In Zanzi mi ha
attratta maggiormente e mi ha appassionata l’amore per la donna, l’attenzione
che ad essa dà. Nelle prime pagine di Luzine si legge - …fu nell’attimo meno
prevedibile che la vide, inginocchiata a sfangarsi le mani nell’acqua corrente.
Non poteva giudicarle le mani (era troppo distante, e lei seguitava ad
intingerle) né le gambe (calde sotto la gonna) né i seni dispersi entro l’ampia
camicia a maniche rimboccate; nemmeno i capelli schiacciati sotto un fazzoletto
rosa….-
Chiara
cita altre volte Luzine, poi passa a L’ultimo nemico:
Nel racconto ‘Il premio’,
tratto dalla raccolta ‘L’ultimo nemico’, viene descritto il successo di una
donna come scrittrice pur essendo mamma…La donna è spesso osservata
delicatamente da Zanzi nel suo corpo femminile…-Si sedette ad una spanna dalla
tastiera, accavallando le gambe; non tralasciava mai di metterle in mostra,
anche fra donne. Nude da metà coscia ai mocassini, erano il suo maggior pregio…-
Un fremito di
sensualità lo si legge nello stesso racconto: -….scivolò in bagno, scalza. Si
sbottonò la camicia provando piacere nell’immaginarsi spogliata da un uomo. Il
reggiseno cadde a terra. I seni erano minuti. Sorrise pensando ai suoi diciotto
anni. Sfiorò i capezzoli, raccogliendo un brivido che le corse dentro,
spegnendosi altrove….-
Pur
con tutti i distinguo, trattandosi di una tesina, mi fa piacere pensare che
Chiara davvero creda a ciò che scrive, perché scrive questo, in chiusura:
Lo stile di Zanzi
cattura. Quando ci si accinge alla lettura , ci si trova coinvolti. Il suo
narrare è fluido e spontaneo. E’ sicuro. Il periodo ha una costruzione
sintattica adatta a ciò che vuole dire. A volte è franta: l’enunciato ha una
sola parola o poco più, quando la situazione lo richiede come nella commossa
conclusione di un racconto: -Claudio si inginocchiò. Abbracciò la croce. E
pianse. – Spesso il discorso si rincorre, descrive, penetra i sentimenti,
srotola le azioni. Di metafore è pregnante, la parola è precisa, oserei dire
ricercata, ma non risonante. Mi piace di Zanzi, e mi riferisco in particolare a
Fax d’amore, il suo penetrare le situazioni; queste sono reali, contemporanee,
di casa. Egli stesso ha affermato di parlare poco. Il suo silenzio, infatti, si
fa osservazione attenta della vita, che poi svela con familiarità, nella parola
scritta, con immagini nitide e vive. Cosa mi ha lasciato questo autore? Il
gusto della lettura senza dubbio e l’attesa di un suo nuovo testo. Mi ha aperto
uno sguardo, non tanto sul mondo quanto, vicino, su quel mondo di casa, di
famiglia, della città. Mi ha parlato dell’uomo, dei suoi comportamenti,
sentimenti, superficialità, valori. Soprattutto valori. Soprattutto Amore,
nelle sue differenze, nella sua fatica e nella sua essenza….
Di
Chiara Censi non ho saputo più nulla, da quel 1998. Mi piace pensare di averle
tenuto compagnia per qualche tempo con
la mia scrittura.
55-continua
mi auguro che te abbia una copia di quella Tesina. son veramente curioso,.. di leggerla in toto....!!! e per quanto riguarda..."VARESE"...parole e immagini di un luogo amato... è disponibile nelle librerie..???? complimenti ed un salutone dalle Marche...!
RispondiEliminacaro giovanni, la tesina ce l'ho qui a casa, quando verrai a trovarmi potrai leggerla, tanto non è molto lunga..il libro da te citato è esaurito e non lo si trova più! un salutone da varese w le marche!
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