ph luciano genovese
Anche ieri sera si è rinnovata la sfida fra il sottoscritto e Riccardo Prando detto Ric, il pirata del Brinzio. Diciamo che i primi due anni sfida non c'è stata alla Brinziobianca, perché io ero un principiante, con materiale scadente. La terza volta è stata la vera sfida, volevo battere Ric o quanto meno farlo tremare, e quasi ce la faccio. Poi lo scorso anno non è da considerare, perché sono partito in ritardo, senza nemmeno il pettorale. Ieri sera ho detto a Ric: "Sono qui per divertirmi, e poiché per batterti bisogna darci dentro al massimo, hai già vinto tu. Non ho voglia di far fatica né di rischiare di cadere." Ero ben caldo, quattro giri di riscaldamento, ma non rilassarmi e godermi lo spettacolo. Sono partito adagio, regalando a Ric un centinaio di metri. Sono stato anche rallentato da alcuni concorrenti persino più lenti di me. A metà del secondo giro, in alto alla salita, ho notato che Ric in fondo aveva solo un centinaio di metri, e allora il mio animo competitivo ha alzato la voce. Sotto a faticare. Ma Ric se ne è accorto e allora via anche lui. Fatto sta che a metà dell'ultimo giro ho capito che sì, avevo recuperato un po', ma troppo poco e troppo tardi! Però Ric un po' il mio fiato sul collo l'ha sentito. Al traguardo stretta di mano, foto di rito. "Guarda" mi ha detto Ric " finché ti batto vuol dire che sono vivo!" Evviva il vitale Ric e le nostre sfide sulle nevi del Brinzio. Siamo vivi!
Sciare (e farlo insieme) è un'esperienza che vi avvicina a Dio. Lo si dj rischiate L blasfemia ma per me è cosi. Onuno ha le proprie debolezze... ciao Carlo... devi crescere per starmi dietro!
RispondiEliminacrescerò..crescerò.....la prossima volta scarponi come i tuoi! e bastoncini leggeri!
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