domenica 7 agosto 2016
Cadute
Se consideriamo anche il triciclo (che sempre a pedali è), vado in bici ininterrottamente da 57 anni. Ho percorso migliaia e migliaia di chilometri, sono caduto pochissime volte. La più pericolosa probabilmente a 6 o 7 anni. Era un pomeriggio umidiccio, con asfalto viscido. Io e Guido decidemmo di andare alla Schiranna, al Luna Park. Dopo Bobbiate, andando a destra in discesa, dove vi sono alcune curve, scivolai finendo dall'altra parte della strada, a pochi centimetri da un paracarro di granito. Mi portarono in una casa di contadini, dove venni medicato alla meglio. Se picchiavo la testa la mia storia era già finita. Rimediai solo una profonda abrasione al fianco destro. Poi, molti anni dopo, una caduta analoga scendendo dalla foresta Umbra a Vieste. Ero in mtb, curva a sinistra, asfalto viscido, bici che parte: abrasioni sulla mano destra, nulla più. L'altro ieri, scendendo a 70 all'ora dallo Stelvio, l'asfalto era perfetto, non avevo paura, ero felice.
Andare in bici ha i suoi rischi, anche se si è prudenti, anche se le condizioni sono perfette, il mezzo meccanico a posto...Se si vive, qualcosa si rischia.
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