L’anno
scolastico 1985-1986 fu caratterizzato dalla mia scelta di rimanere a casa
quattro mesi con Valentina, la mia prima figlia. Dal 14 settembre 1985 al 16
gennaio 1986 lasciai la Vidoletti, per sperimentare il ruolo di ‘papà a tempo
pieno’. In pratica lavorai solo il secondo quadrimestre. Fra le annotazioni di
quell’anno particolare, ricordo che i ragazzi erano sottoposti a visita medica
nell’infermeria della scuola. Anche se non considero certo i risultati ottenuti
ai Giochi della Gioventù la prova di un successo professionale (sono solo una
parte minima del lavoro, gratificazioni destinati ad alunni particolarmente
dotati, che in genere praticano sport oltre le due ore di educazione fisica),
spesso qui citerò i risultati di quelle prove, perché sono i soli che ho
annotato. Noto ad esempio che allora si svolgevano ancora le fasi comunali di
atletica leggera, rilevo che noi alla Vidoletti organizzavamo la fase di
istituto di atletica leggera a giugno, praticamente negli ultimi giorni di scuola.
E per stare all’atletica, è proprio di quell’anno scolastico la prima
partecipazione della Vidoletti (con la mia presenza come prof) alle Finali
nazionali di Roma, in quel caso di atletica leggera. Le cose andarono così. Io
contribuii ad allenare i ragazzi, l’atletica leggera stava diventando per me
molto importante, come sport da proporre agli alunni. Non li seguii però alle
fasi provinciali, che si svolsero a Busto, se non erro. Allora chi vinceva le
provinciali accedeva direttamente alle nazionali, molto partecipate. Arrivammo
secondi con la squadra maschile. Delusione, ma poco dopo arrivò la telefonata
di Mimmo Zagonia: la prima squadra era stata squalificata, perché un alunno era
fuori età. La Vidoletti sarebbe andata a Roma. Avendo io la bambina piccola,
chiesi a Gabriella Frattini, la collega, se era disposta a quel viaggio. E andò
lei. Ricordo fra gli altri Fabrizio Cicchelero, il nostro ostacolista, poi
Nobili al salto in alto, gli altri li ho dimenticati. Purtroppo non ho alcuna
immagine di quella squadra e di quella bella avventura sportiva. Solita
vittoria dei prof. nella partita prof-alunni di calcio, con don Marco in grande
spolvero: 6-1. Il don scriverà sotto la foto che vedete: 'A Carlo Zanzi, stopper aitante e roccioso...il tuo capitano don Marco.'
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