giovedì 18 agosto 2016

La mia scuola - 33



L’anno scolastico 1978-79 è il solo, dai miei 3 anni sino ad oggi, che mi vide lontano dalla scuola, causa obbligo del servizio militare. In verità avevo già la mia cattedra pronta, incarico a tempo indeterminato alla media ‘Benigno Bossi’ di Arcisate, ma ci misero un supplente (mi pare un certo Faletti) e io partii per la naja, btg Tirano, Malles Venosta. Un minimo dovetti studiare, per il corso mortaisti, dove presi un modesto 12/20. Ma non sparai mai col mortaio, poiché nel periodo della scuola tiri in Val Martello ero impegnato con la squadra di pallavolo della Brigata Alpina Orobica, in un torneo a Belluno. Tornai dal militare ai primi di settembre e, come nel film ‘Cast away’ con Tom Hanks, dopo dodici mesi in una realtà del tutto particolare, fuori dal mondo, fra i monti e i muli, fui catapultato nella vita reale, con un certo sommovimento interiore. Il 10 settembre 1979 iniziavo la mia carriera di prof. regolarmente diplomato Isef alla media di Arcisate, con la collega Elena Sassi. Una gavetta non proprio agevole. Divisone maschi-femmine, ma soprattutto due sedi, quella centrale nella piazza di Arcisate e la ‘succursale’, verso Brenno. Poiché vi era una sola palestra decente, vicino alla sede centrale, mentre l’altra, alla succursale, era indecente (per fortuna vi era spazio all’esterno), delle due ore la settimana, una ci vedeva costretti al trasferimento, un lungo tragitto a piedi, sicché anche andando veloci, ottimizzando i tempi eccetera, l’ora si riduceva a non più di mezz’ora effettiva di lavoro. Quando non si poteva uscire all’aperto, lavorare nella palestrina della succursale era una pena. Ricordo che pur andando molto veloci, quando proponendo il salto in alto gli alunni riuscivano a fare non più di 3-4 salti ciascuno: una miseria.

33-continua 

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