E
siamo all’anno scolastico 1987-88. Ricordo che in quel periodo io e il preside Lorenzo Morcelli eravamo i primi ad arrivare a scuola, verso le 7.15 (quando avevo la
prima ora, naturalmente). Quattro parole, poi lui andava in presidenza (arrivava
con una Fiat 850 beige), io in sala professori e leggevo Avvenire. Allora ero
un tipo ‘impegnato’, non come oggi, che arrivo alla stessa ora ma vado a
giocare in palestra ai ‘tiri liberi’. Forse per questo stavo simpatico al
preside (cattolico convinto), un giovane di trent’anni che leggeva Avvenire non
era proprio la norma. L’11 dicembre, proprio alla Vidoletti, si svolse la 2^
Corsa Campestre del Distretto Scolastico di Varese. La Campestre provinciale
dei Giochi della Gioventù si corse il 13 febbraio ad Arcisate. Avevo
organizzato una proiezione di diapositive sul Camerun, e poi trovo un appunto
sull’Agenda, che non corrisponde ai miei ricordi. C’è scritto che la Vidoletti,
squadra di atletica, andrà alle nazionali di Roma. Pensavo fosse capitato un
paio d’anni prima, come ho erroneamente scritto. Infine una inattesa sconfitta
a calcio, nella partita contro gli alunni: 6-4 per i ragazzi. Don Marco (che si
vantava di non aver mai perso contro gli alunni), mantenne il record, perché
uscì per infortunio, quando ancora non eravamo sotto. Eccomi insieme a don
Marco. Non inganni il suo fisico ‘pesante’, il don aveva piedi buonissimi, una
tecnica sopraffina, un attaccante alla Maradona: implacabile, terrore di tutti
i portieri e difensori. Indossa la sua inconfondibile maglia del Toro.
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