L’anno
scolastico 1976-77 fu anche il mio secondo anno di insegnamento: supplenza
annuale di 12 ore alla media ‘Ferrarin’ di Venegono Superiore (foto). Erano gli anni
di grande carenza di prof. di ginnastica, potevano fare supplenze anche
studenti universitari non dell’Isef, a noi in genere erano riservate le
supplenze annuali. Classi divise ancora per gruppi maschili e femminili,
incontrai quella che sarebbe stata la mia collega per molti anni: Elena Sassi.
Di quell’anno ricordo poco, in primavera andavo spesso a scuola in bici, avevo
appena comprato la mia prima bici da corsa. Fra i colleghi, a parte Elena,
ricordo Larroux, che purtroppo è già morto. Ricordo poi un incidente ad un mio
alunno, frutto della mia poca esperienza. Spesso è il salto in alto la causa di
incidenti. All’Isef Sandro Calvesi ed Eraldo Costa mi avevano certo insegnato
qualcosa, ma non che ad un alunno non basta dire: ‘Fai così, non fare cosà…’
Per impedire incidenti, bisogna anche mettere dei piccoli attrezzi ‘preventivi’,
come i coni, per evitare che l’alunno, preso dalla foga del salto, stacchi
avanti e finisca fuori dai materassi, che in genere in una scuola non sono
abbondanti. Un mio alunno picchiò la testa. Non mi parve un colpo preoccupante,
si rialzò e continuò vispo la sua mattinata. Nel pomeriggio ricevetti una
telefonata: il ragazzo era ricoverato all’Ospedale di Tradate. Potete
immaginare la mia paura. Corsi subito lì, per fortuna era un ricovero
precauzionale, tutto andò per il meglio. Ma, come si vedrà, questo primo
incidente non bastò per evitarne altri.
29-continua
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