venerdì 19 agosto 2016

La mia scuola - 36



L’anno scolastico 1980-1981 mi trovò ancora ad Arcisate, e fu caratterizzato da una mia scelta: dedicare 6 delle mie 18 ore al sostegno, ad aiutare un alunno di nome Antonio detto Nino, disabile intellettivo non grave. Perché questa scelta? Da un lato la mia voglia di novità, di mettermi in gioco, dall’altra credo anche il desiderio di ‘alleggerire’ il mio carico con le classi, perché il primo anno ad Arcisate non era stato facile. Non pochi alunni erano tosti, e la mia poca esperienza sul campo non favoriva la reciproca convivenza. Nino era un ragazzo tutto sommato docile e abbastanza disposto a lavorare. Io non avevo alcuna competenza specifica, allora si cominciava a parlare di docenti di sostegno e chi voleva fare questa esperienza, pur senza un corso ad hoc, poteva farla. Per ciò che riguarda le mie ore canoniche di educazione fisica, leggo di una pesante sconfitta a basket contro la Pellico (il 31 marzo 1981, 14-64!), poi accompagnai i ragazzi a vedere Varese-Taranto 0-0 di calcio al ‘Franco Ossola’, addirittura al Circo Togni e a Milano, a vedere l’Iliade. In una amichevole di calcio prof-alunni (persa da noi 2-4) il prof. Militti si infortunò e lo accompagnai al Pronto Soccorso. Feci anche arrabbiare la preside perché, sebbene a casa in malattia per un problema ad un piede, mi presentai lo stesso a scuola: volevo lavorare, ma lei mi rispedì a casa. Il primo maggio 1981 mi sposai, e qualche mio alunno (compreso Nino) venne al matrimonio.

36-continua 

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