Il
15 novembre del 1979 leggo sulla mia agenda (la prima di una lunga serie di
agende) di un incontro alla Vidoletti, per i Giochi della Gioventù. Probabilmente
è la prima volta che incontro la Vidoletti, quella che diventerà la scuola
della mia carriera di insegnante. Il primo dicembre di quell’anno io e la
professoressa Elena Sassi organizzammo la corsa campestre di istituto. Ricordo molto
bene quella campestre, e altre in quegli anni. Scegliemmo un vasto campo vicino
alla succursale, Elena portò centinaia di bandierine, che piazzammo lungo il percorso.
Ma soprattutto ricordo l’olezzo del letame. Era un campo da poco concimato:
immagino le scarpe dei ‘poveri’ alunni di Arcisate. La preside era la severa
Luciana Maj Biotti, poco incline al sorriso. Restando ai Giochi della Gioventù,
ricordo che ci iscrivemmo a più di una specialità: atletica leggera, calcio,
pallacanestro, pallavolo, rimediando spesso sonore sconfitte, soprattutto dalle
scuole medie di Varese città. Arrivare alla Fase provinciale, ad esempio di
campestre e di atletica, era un’impresa: in genere ci fermavamo alla fase
distrettuale. Leggo però che il 6 dicembre 1979 partecipiamo alle distrettuali
di campestre a Malnate, e ci qualifichiamo per le provinciali. Il 15 dicembre
ecco infatti le provinciali a Busto Arsizio: c’era nebbia, raggiungemmo il
campo in treno e poi una lunga camminata
a piedi. I ragazzi arrivarono già stanchi alla partenza! Nella foto, una
delle mie prime apparizioni da prof. ad Arcisate. E' il 1980.
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