Prima
di passare alla seconda liceo, mi permetto alcuni ricordi soprattutto del tempo
ginnasiale, solo di striscio collegati alla scuola. Ricordo con piacere i film
al cinema, offerti dal mio amico Stefano Castagnetti, oggi grande appassionato
di cani. Grazie al padre, Stefano aveva a disposizione due tessere per andare
al cinema gratis. Nei molti pomeriggi liberi (poco studio, grazie alla già
citata professoressa Rienzi) si andava al cinema. Ricordo questi titoli: L’etrusco
uccide ancora, Il braccio violento della legge, Conoscenza carnale, Fragole e
sangue. In cinque anni al Classico organizzammo una sola gita scolastica, in 4^
ginnasio, a Venezia, ma io non andai, non so bene il perché. Abbastanza
frequenti erano le feste nelle case. Per me una novità, vista la mia
frequentazione oratoriana. Ricordo la casa di Matilde Sala a Malnate, quella di
Isa Meani a Bisuschio, quella di Lelella Castellini a Bobbiate, quella di
Mariella Lato a Masnago, ma soprattutto il villone di Luca Sala in via Paravicini,
pieno centro città. Io, piuttosto imbranato di natura, non abituato a quelle
feste, ci andavo con ‘timore e tremore’,
ma a poco a poco presi un po’ di confidenza. Fumo, alcol ma niente droga,
almeno che io sappia.
21-continua
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