venerdì 5 agosto 2016

La mia scuola - 14


Non ricordo nulla degli esami di seconda e di quinta elementare, mentre ho qualche lontano ricordo degli esami di terza media, anno scolastico 1969-1970. Venne proclamato lo sciopero dei prof con blocco degli scrutini, il che per me fu una gran sfortuna, e spiego. Dopo aver fallito l’ammissione alle finali nazionali dei Giochi della Gioventù di ginnastica artistica l’anno precedente (causa un mio errore), nel 1970 raggiungemmo le finali nazionali, in programma a Roma ai primi di giugno. Ma lo sciopero mi bloccò a Varese, e venni sostituito da un ragazzo di Saronno, di seconda media. Grande delusione e gli esami (quando lo sciopero finì) furono ridotti: niente prova pratica di ginnastica (dove avrei ben figurato), la prova di disegno (sempre pratica) la feci mentre attendevo l’orale. Io avevo scelto tutte e tre le materie facoltative (latino, applicazioni tecniche e musica), era il primo anno dei giudizi finali e non dei voti, presi distinto e buono in latino, il migliore della classe, eguagliato solo da Antonio Coppola detto Toto, il mio rivale di sempre. Non una gran classe, direte voi, e in effetti nessun ottimo, ma questo fu il risultato finale. Altro non so dire. Lasciai le scuole medie con il solito ritornello (potrebbe fare di più) e con il desiderio di dare il massimo al Liceo Classico. Indeciso sino all’ultimo fra classico e scientifico, forse fui condizionato da mio cugino Pierluigi (poi giornalista), che era al ‘Cairoli’. Ma su questo non metto la mano sul fuoco. Qui potete vedere il mio profilo finale, al termine delle medie. Era in uso un libretto, che durava i primi otto anni di scuola obbligatoria, e che ci veniva infine consegnato. Da quel libretto si desume che ho doti spiccate per la ginnastica e la musica. E in effetti, nello spettacolo di fine anno, suonai la chitarra (insieme ad altri amici), cantando De Andrè.  

14-continua

Nessun commento:

Posta un commento