Superato
di slancio lo scoglio della quarta ginnasio, eccomi in quinta ginnasio, anno
scolastico 1971-1972. Da poco (e per nostra fortuna) avevano abolito gli esami
di quinta ginnasio, che si era invece sorbito il mio già menzionato cugino
Pierluigi Tamborini, credo classe 1952. Cosa cambiò rispetto alla quarta? Come
prof. nessuno. Arrivarono nuovi alunni, e due me li ricordo molto bene: una
veniva da Roma, Antonella Brenna, una biondina che mi regalò emozioni
indimenticabili. L’altro veniva da Reggio Emilia, Giulio De Palma, figlio del
nuovo comandante dei Vigili del Fuoco di Varese. Giulio sarebbe diventato a sua
volta, molti anni dopo, comandante dei pompieri varesini. Ottimo giocatore di
volley, continua ad essere mio amico, sebbene ciellino (scherzo!). Con la
Rienzi tutto come in quarta ginnasio, nessuna severità, salvo qualche velata e
inutile minaccia di punizioni e inserimento di nuovi metodi. Per qualche tempo,
in ginnastica, arrivò persino il mio attuale amico, fotografo Carlo Meazza,
allora studente universitario. Scorrendo i voti finali di quell’anno, noto però
un peggioramento in tutte le materie, a parte un 9 in geografia. Come mai? La
Rienzi si era fatta più esigente? O avevo ridotto le mie ore di studio? Noto
poi uno scandaloso 6 in ginnastica nel primo quadrimestre, poi diventato un più
verosimile 8. Il solito 6 in inglese, e molti sex…un segnale poco incoraggiante.
Un ricordo delle assemblee degli studenti, che si svolgevano nella vecchia
palestra di via XXV Aprile, la ex palestra dei pompieri. Erano anni
politicamente caldi, ma ammetto la mia indifferenza verso la politica. Sognavo le Olimpiadi. Però
cercavo di seguire le assemblee, me ne stavo muto e attento in fondo alla palestra.
E ricordo come fosse oggi un intervento di Daniele Zanzi (attuale vicesindaco,
qualche anno più di me), che era di destra, una minoranza rispetto alla
maggioranza degli studenti. Venne portato fuori di peso dalla palestra dai ‘rossi’.
Ammiravo il coraggio di Daniele. E una nota femminile. Nonostante la mia cotta
per Antonella, non potevo non notare quella
che era per me la più bella ragazza del liceo: Laura Castelli. Alta, bionda,
elegante…viaggiava in coppia con una mora. Ogni tanto era insieme ad un
ragazzo, un magrettino che invidiavo: sarebbe diventato suo marito, l’ex
sindaco di Varese Attilio Fontana.
16-continua
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