Due
parole se le merita il preside dei miei anni liceali, Felice Bolgèri detto
Cacio, non so bene il perché. Un preside vecchio stampo, sempre in giacca e
cravatta, un uomo che ricordo innocuo, di poco polso. Ogni tanto sentivamo la
sua voce, per qualche avviso che arrivava all’altoparlante. Solo dopo il liceo
venni a sapere che in anni giovanili Bolgeri era stato anche uomo di coraggio,
tanto da rinunciare al suo ruolo di docente, pur di non firmare atto di fedeltà
al fascismo. Ed eccoci alla prima liceo, anno scolastico 1972-1973, l’anno dei
nodi che vennero al pettine. Cambio di prof. In greco e latino arrivò Mario Castiglioni,
e mi soffermo subito su di lui. Non so per quale ragione non ci fu simpatia fra
noi, reciprocamente. Un tipo già di una certa età, magro, alto, severo, poco
sorridente. Nei miei ricordi è un prof. triste, ma più che altro rese triste me.
Le cose per greco e latino cambiarono, ovviamente. Il prof. si rese conto della
nostra ignoranza, le basi non erano state costruire, la casa non aveva
fondamenta: come affrontare i classici? Sotto a studiare. L’abitudine dei
fogliettini durante i compiti in classe continuò, ma ovviamente tutto era più
difficile, il controllo di Castiglioni accurato. Per farla breve, pur con un
cinque e mezzo di media (e unica materia) mi rimandò a settembre con Greco.
Ricordo come fosse oggi. Venne a chiamarmi il mio amico Gigi Alberti, che
guidava una moto Aletta. Decidemmo di andare a vedere se avevano esposto i voti
finali. Probabilmente Gigi aveva già visto la mia triste sorte, ma nulla disse.
Arrivai, lessi e ci rimasi molto male. A casa c’era mamma Ines che stava stirando.
Non si scompose più di tanto, probabilmente disse: ‘Peccato, dovrai studiare
anche in estate!’ Certamente le procurai una delusione. Il più triste ero io,
ovviamente. Un colpo alla mia autostima. Ma in fondo me l’ero cercata (gli anni
precedenti), quindi avevo poco da recriminare. Se era ingiusto quell’esame, una
carognata del triste Castiglioni, quella era la punizione per ciò che non avevo
fatto prima. Rinunciai alle vacanze con gli amici Shalom in Val Gardena, mi
accontentai delle vacanze con la famiglia in Val d’Aosta e via, sotto a
studiare. Superai lo scoglio con un misero sei a settembre. Ma la lezione mi
servì.
17-continua
Nessun commento:
Posta un commento