ph carlozanzi
Ieri, parlando della corsa campestre di Arcisate, illustravo i successi della Vidoletti, la mia scuola. Oggi torno sull'argomento solo per aggiungere qualche immagine e sottolineare l'emozione che noi, vecchi prof di ginnastica ormai sul viale del tramonto, ancora proviamo nel veder correre a gambe levate i nostri giovani allievi. E' pur vero che, su circa mille partecipanti, qualcuno una distorsione alla caviglia se l'è procurata, e questo ci dispiace molto, ma per paura di un infortunio dobbiamo forse invogliare i nostri ragazzi a starsene chiusi in casa? O a palpare uno smartphone?
La vita, quella reale, è una corsa su un prato.
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