Se penso ai miei Natali del tempo del liceo (anni 1970-1975) non ho ricordi particolari, se non l'immagine di un giovane introverso, in lotta con i grovigli dell'adolescenza, idealmente teso più al successo sportivo che a quello scolastico, attento all'apparenza (ricordo soprattutto regali in vestiti, perché la passione della pesca si stava esaurendo) e con una religiosità confusa, messa in secondo piano. Un tempo di alti e bassi, dove i sogni ad occhi chiusi o aperti, con sottofondi musicali dalla west coast, caratterizzavano giorni di paure scolastiche e di amori più che altro platonici.
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