venerdì 1 dicembre 2017
Natale -24
Non solo la mia memoria a breve termine vacilla, ma anche la memoria di lunga data, quella che dovrebbe conservarsi, perde qualche pezzo, riconsegnandomi del passato remoto solo qualche traccia. Sono certo che se a 15 anni mi fossi messo a scrivere i ricordi dell'infanzia, oggi avrei molto più da raccontare. Ma tant'è....ciò che è perso è perso. Per questo è importante la scrittura. Che ricordi ho del mio Natale mitico? Di quello magico, che fa credere per davvero a Gesù Bambino? Pochi. Non ho alcun ricordo dei miei Natali sino a 5 anni, quando abitavo in via Ugo Foscolo. I primi ricordi mi portano già in viale Belforte, ma assolutamente non ho presente il momento (o il vissuto) di quando scoprii il segreto dei segreti. Mi verrebbe da dire che non ne rimasi traumatizzato (dato che non ho memoria dell'evento), ma non posso giurarci, certe ferite sono profonde e non descrivibili. Dio o non Dio, ciò che certamente ricordo è l'attesa piacevole e ansiosa del mattino di Natale, che mi avrebbe portato molti doni. Era il tempo delle mie scuole elementari, anni Sessanta.
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Sarebbe forse sufficiente parlarne con i 'nostri vecchi' (finché ci sono): un accenno, un barlume, le letterine ai genitori (quelle con gli angioletti luccicanti)... e quant'altro si possa essere un po' perso nella memoria ... eppure inaspettatamente tutto ... rivive! bisogna sempre trovare 'quel' momento ... e i ricordi riaffiorano ... anche se lentamente. Buon Natale!
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