mercoledì 13 dicembre 2017

Natale -12


Dalla fine degli anni Ottanta, inizio anni Novanta, per me il Natale ha trovato un nuovo rito, che ancora pratico o celebro: la raccolta del rametto di calicantus. Ricordo ancora molto bene: dopo i regali, la Messa, il grande pranzo comunitario e l'abbondante lavaggio dei piatti, verso le 15.30 sentivo il forte desiderio di uno spazio di silenzio, di un po' di movimento per digerire l'abbuffata natalizia ma soprattutto un'ora di quiete. Così prendevo e partivo da solo verso il Sacro Monte, godendomi il tramonto, intorno alle 16.30. Fu allora che, transitando per via Conventino, a Oronco, venni  sorpreso dall'ammaliante profumo del calicantus, fiore che neppure conoscevo. Una pianta, da una bella villa, mandava parte dei suoi rami sulla pubblica via, sicché era anche lecito rubarne un rametto. Ecco la tradizione, che mi ha portato nel Natale del 1998 a scrivere questa poesia in dialetto, che oggi ripropongo:

Calicantus

Giaculatòri da pass
sùra la gropa dul mött
d’ra Madòna dul Munt.

Fregüj da fiòca
e pass cüsì insema
cuntra ‘l ciel da calcìna.

In dul frècc, nissün:
frignà da scurbàtt,
buià da can
e la fiòca, tic toc,
sùra föj secch e ramm scür.

La santèla d’Urùnc,
sentée da giazz
a stücà i crepp,
rüg prufùnd d’ra rizzàva.

Rampèga la strava,
‘na capèla drèe l’altra,
rusàri mes’cià cunt ul bufà
sübit vapùur.

Remigà d’uraziùn
e ‘n calicantus:
prufümm, dumà saür,
vena da föögh nel cöör giazà,
sàbat da primavera,
Natàl da lüüs.



Calicantus

Giaculatorie di passi
sopra la groppa della collina
della Madonna del Monte.

Briciole di neve
e passi cuciti insieme
contro il cielo di calcina.

Nel freddo, nessuno:
frignare di corvi,
abbaiare di cani
e la neve, tic toc,
sopra foglie secche e rami scuri.

La cappelletta di Oronco,
sentiero di ghiaccio
a stuccare le crepe,
rughe profonde della rizzada.

Arrampica la strada,
una cappella dietro l’altra,
rosario mischiato con il soffiare
subito vapore.

Borbottare di orazioni
e un calicantus:
profumo, solo sapore,
vena di fuoco nel cuore ghiacciato,
sabato di primavera,
Natale di luce.


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