sabato 30 dicembre 2017

Questione di danée


Domani, domenica 31 dicembre 2017, uscirà l'ultimo numero del quotidiano La Provincia di Varese. Fra i motivi per i quali si vendono pochi giornali, vi è quello -non secondario- che oggi troviamo le notizie, gratis, on line. Un noto giornalista varesino fa notare che è una panzana credere che si possa avere gratis un bene, un servizio...Tutto ha un prezzo, e non si vede perché le notizie, frutto di un lavoro, non debbano costare. Se penso ai libri di carta e a quelli on line non ho dubbi: il libro di carta non può morire perché non è la stessa cosa tenere in mano un libro e leggerlo dal tablet. Se penso al quotidiano che -come diceva un altro noto giornalista varesino- il giorno dopo è buono solo per incartare la verdura, ho meno certezze. Chi lavora deve essere pagato, ovvio, ma se un quotidiano on line trova il modo di pagare i suoi dipendenti tramite la pubblicità (la sola fonte di guadagno), perché no? La questione è complessa, così semplifico, ma la tendenza è chiarissima. Certo, un quotidiano on line in genere non approfondisce, sintetizza, così si abitua il lettore ad accontentarsi del titolo e di qualche riga, di immagini e video...Ma un dato è lapalissiano: facciamo fatica a cacciare fuori i danée, e tutto ciò che è gratis è bene accetto. Notizie comprese.

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