Stiamo agli anni Sessanta (prima metà), il tempo delle mie scuole elementari, della scoperta del non-Gesù Bambino e dell'attesa spasmodica dei regali. Ricordo che mio papà, pasticciere, ovviamente in quei giorni lavorava come un matto, tornava tardi la sera e lavorava persino la mattina di Natale, e ciò mi intristiva. Ricordo poi che (non so se la vigilia o l'antivigilia) partiva al buio verso i suoi fratelli e sorelle, che abitavano a S.Ambrogio. Partiva da Biumo Inferiore forse all'inizio in bici e poi con la Fiat 600 (bianca come quella in foto, con l'apertura della portiera sul davanti, targa VA104973) su fino al paesello. Ero felice perché sapevo che sarebbe tornato con i molti regali dei miei zii, che avrebbero arricchito il mio parco giochi natalizio.
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