giovedì 8 dicembre 2016

Bestie da vittoria


Si legge come un romanzo che avvince, brava la ghostwriter Alessandra Carati che in tre anni di lavoro e interviste ha ricostruito la vicenda sportiva e umana di Danilo Di Luca, campione di ciclismo, radiato a vita per doping. ‘Bestie da vittoria’, sottotitolo: ‘Nel ciclismo tutti sanno la verità. Ma la verità è inaccettabile.’ Non è certo una storia che fa onore a Di Luca (che lo ammette) né al mondo del ciclismo. Leggerla permette di capire molto. Danilo Di Luca si presenta con spontaneità, si mette  a nudo, ammette le sue colpe, ma non ha pietà per il mondo che gli ha dato quattrini e fama per molto tempo. Non è un bel mondo, come non è bello il mondo dello sport per professione, dove il dio denaro fa danni. Di Luca è più volte passato dalle stelle alle stalle, dall’altare alla polvere, e si è sempre rialzato, grazie ad alcuni amici e alla capacità di soffrire, dote che i ciclisti –pur col doping- certamente hanno. Un libro che consiglio. 

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