Felice compleanno al
mio amico Carlo Pilati. Amico di gioventù, diciamo anni Settanta. Poi ci siamo
persi di vista, salvo ritrovarmelo a teatro, attor comico in brillanti commedie,
che girano nei teatri locali. Lo rivedo piuttosto irrobustito, ma questa è la
normalità. Mentre negli anni deve aver accentuato il versante del suo carattere
volto alla sottile ironia, al facile sorriso. Ma qui mi devo basare sulla
testimonianza di chi lo frequenta ora. Il mio Carlo Pilati resta fermo agli
anni della Comunità Shalom. Eccolo nel marzo del 1975, durante una gita a
Sirmione. E’ in alto a sinistra, con in mano la cinepresa: perché si devono a
lui i primi filmini della Shalom. Lo rivedo nel suo basket appena accettabile,
e sì, lo ricordo anche in qualche rappresentazione teatrale nel salone dell’oratorio
‘Luigi Molina’: la sola apparizione di Carlo sul palco regalava allegria. Leggo
che si è sposato otto giorni dopo di me, il 9 maggio 1981. E’ un ‘ragazzo’ del ’49,
quelli che sono nati ancora con i calcinacci in testa, e l’eco delle bombe
nelle orecchie.
Nessun commento:
Posta un commento