venerdì 9 dicembre 2016

Festa degli Auguri e Calandari 2017

                                                                                              ph carlozanzi


FESTA DEGLI AUGURI E CALANDARI 2017

Salone Estense senza sedie vuote venerdì 9 dicembre 2016, per la Festa degli Auguri della Famiglia Bosina, con la presentazione del Calandàri d’ra Famiglia Bosina par ur 2017. Presenti fra le autorità il sindaco Davide Galimberti, il prevosto Mons. Luigi Panighetti, il prefetto Giorgio Zanzi, il comandante della Polizia Locale Emiliano Bezzon, gli assessori Francesca Strazzi e Daniele Zanzi (che è anche vicesindaco). Il regiù Luca Broggini ha fatto gli onori di casa, ha salutato i molti presenti (fra i tanti, anche l’ex regiù Augusto Caravati) e ha passato il microfono al prevosto di Varese, che ha benedetto la tavola. E’ toccato al prof. Robertino Ghiringhelli illustrare la nuova edizione del Calandàri, che da oltre sessant’anni accompagna il cammino della Famiglia Bosina. Novità di quest’anno, una nuova veste grafica del giornalino della Famiglia, curato dal giornalista Marco Dal Fior. Il suono delle cornamuse, l’ottima cucina e il classico clima prenatalizio che contraddistingue questa festa bosina hanno lasciato ai presenti un buon ricordo.
Il Calandari dra Famiglia Bosina par ur 2017 segue la tradizione. Lo schema è quello: prima i saluti (regiù, sindaco, prevosto, prefetto), poi la Cronaca, in sintesi, del 2015 (Carlo Zanzi)  e quindi gli articoli, divisi nelle sei canoniche sezioni.
Si parte con l’ATTUALITA’, che prevede Varese, 200 anni dopo (Ovidio Cazzola); La Casa di Varese 1966-2016      (Carlo Zanzi); Il pubblico: un valore aggiunto (Claudio Piovanelli);  Per ripartire insieme, in fretta e bene        (Fausto Bonoldi); Carissimi nipoti (Silvano Colombo) e A Bonoldi è Cara Varese (Carlo Zanzi).
Si passa alla sezione LA GENTE, con Il prevosto Crespi   (Gianni Perna); Guido Bertini: una vita controcorrente (Giuliano Mangano): Ermanno Montoli   (Gianni Spartà); Angelo, Mario e la battaglia di Natale    (Fiorenzo Croci); Gino Oprandi, fotografo in Varese (Luisa Oprandi); Il prevosto Proserpio e il Congresso Eucaristico di Varese (Gianni Perna) e Romolo Vitelli ‘editorialista’ (Andrea Giacometti).
Ricco il capitolo LA STORIA E LE STORIE: Venti secoli, venti all’ora        (Federico Bianchessi); Ricordi in salsa biancorossa (Pierluigi Tamborini);    La memoria dell’orgoglio bosino (Massimo Lodi); Il 1916 a Varese (Riccardo Prando); Un settimanale di battaglia: Varese  (Livio Ghiringhelli); Misteriosi viaggiatori del cielo    (Maniglio Botti); 1927-2017: la Provincia di Varese compie i suoi (primi?) 90 anni (Ezio Motterle).
Nella sezione IL TERRITORIO abbiamo: Menta e Rosmarino spegne 15 candeline (Alberto Palazzi); Divagazioni su Varese (Ambrogina Zanzi); Il tour dell’imprevisto, in spalla a San Cristoforo (Paolo Zanzi); Soprannomi del varesotto (Fernando Cova). Ecco poi L’ARTE E GLI ARTISTI, con: La Varese di Guttuso  (Luisa Negri); Angela e Albino     (Federica Lucchini); Ghiggini Giovani alla XV edizione       (Ettore Pagani); Premio Riccardo Prina       (Carlo Zanzi); Almanacco delle tradizioni bosine (Diana Ceriani).
UL CANTUN DUL DIALETT: Un cuore bosino        (Diana Ceriani); La guera dul Lino        (Antonio Borgato); Na tuseta…in ringhera  (Lidia Munaretti).
Il Calandari si chiude, come sempre, con LE ATTIVITA’ DELLA FAMIGLIA BOSINA 2015-2016: Festa degli Auguri e Calandàri par ur 2016, Festa du ra Giobia, Festa dei Poeti bosini, Le chiavi al Re Bosino, Giovedì e Venerdì Grasso, Sabato Grasso, Discorso del Re Bosino, La Famiglia Bosina al Sacro Monte, Premio ippico della Famiglia Bosina.
Una novità c’è: per la prima volta dopo 60 anni, la copertina è non in cartoncino leggero ma con un cartoncino di spessore maggiore e con le alette. Ha come foto il nostro bel Sacro Monte.
Un grazie particolare va a Cristina Tumatelli e a Beatrice Sonzogni, la prima da anni raccoglie la pubblicità (che rende possibile la pubblicazione del Calandàri), la seconda organizza (insieme ad altri amici della Famiglia) la Festa degli Auguri ed è sempre presente nella vita del sodalizio varesino.



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