In
fondo è tutto un passare dal dovere al piacere, dal piacere al dovere. Lasciamo
stare i primi anni di vita e le eccezioni. Avendo a che fare con i ragazzi
dagli 11 ai 14 anni, noto il netto passaggio epocale: ragazzi obbedienti in prima,
poi cominciano a chiedersi ‘Ma chi me lo fa fare di fare le cose per dovere?’ e
lo strapotere del piacere si impone. Ma sarà per tutta la vita un alternarsi: dovere
imposto, dovere inevitabile dati gli eventi, piacere ricercato, goduto,
rimpianto, sensi di colpa per piaceri proibiti, stress per doveri subìti. Che
fare? Andare alla ricerca di un piacevole dovere (meglio: rendere piacevole un dovere) o sarebbe
più consigliabile un doveroso piacere? Vedete voi.
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