Quando
uno arriva a 60 anni, cara grazia se ha ancora il fisico per fare un po’ di
sport: corsette, giretti, partitelle..tutto in diminutivo. C’è da leccarsi i
baffi. E invece segnalo due categorie di ‘sportivi’ più o meno sessantenni che
non hanno il senso della realtà. Vi è chi, non potendo più ottenere le
prestazioni giovanili, molla del tutto e sta silente e rancoroso, immobile e
sempre meno atletico, rimpiangendo il bel tempo andato. Poi vi è chi, in una sorta
di delirio di eterna giovinezza, pretende di stare ai livelli giovanili, sicché
esagera, si rompe, prende medicine, fa sport sul dolore….nell’illusione di
tornare a quei tempi, che ormai hanno fatto fagotto. Che piacere c’è a fare
sport doloranti, acciaccati, striscianti, pur di non mollare? La volontà fa
molto ma non tutto. E’ il corpo che detta le leggi, non il contrario. Il corpo
lo si può piegare sino ad un certo punto: il corpo non dimentica e si vendica.
A già, ma c’è la questione del giorno da leone e dei 100 da pecora, meglio l’uno
che i molti altri….vabbè, e fatevi questo giorno da leoni, però non rompete le
palle gli altri 99 giorni!
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