E
sono 61….compiuti. Cioè entro nei 62. Vivendo alla giornata, non amo sostare
troppo sul passato né progettare molto il futuro, però in vista del mio
compleanno ho ripensato a feste passate e ho ritrovato due momenti. 14 giugno
1978, ultimo esame all’Isef, uno stupendo pomeriggio a Milano con la ragazza
che sarebbe diventata mia moglie, mano nella mano e la sera, passata la
mezzanotte, scrivevo sul mio diario che ero troppo felice e che mi impegnavo a
cambiare sul serio. In che direzione? Vincere il mio poco coraggio e la mia
inclinazione solitaria. 15 giugno 2006, il mio 50° compleanno: alla fine della
giornata, sull’agenda, scrivevo che era stato un compleanno di merda,
sopraffatto dall’ansia, da sintomi depressivi e da continue tachicardie. Due
compleanni opposti. E oggi? Un passo avanti l’ho fatto: mi ero imposto di non
guardarmi più allo specchio, ho ripreso, consapevole che indietro non si torna.
Non dico di amare le mie rughe, ma le accetto e le sopporto. Mi pare un buon
segno di 'maturità'.
14 giugno 1978 / 14 giugno 2017
RispondiEliminaSei stato visto di nuovo mano nella mano con una biondina dolce e spavalda...
Altro che 61! Il lupo perde il pelo, non il vizio!
PS. Non provare neppure a smentire; le mie fonti sono fidatissime!