Dunque:
abbiamo visto cammino, corsa, bici e nuoto. Perché non unirli? Ecco il triathlon:
nuoto+bici+corsa. Quando si parla di triathlon, tutti pensano ad una specialità
massacrante, ma non è vero: dipende sempre dalla distanza e dall’intensità del
movimento.
A
chi si è allenato adeguatamente, con pazienza, nelle tre attività motorie,
consiglio vivamente di fare l’esperienza, esaltante, di unirle, magari anche
per un breve tratto, che so: 500 metri di nuoto, 10 km di bici e 5 di corsa.
Anche meno, pur di provare la bellissima sensazione di salire in bici dopo aver
nuotato, con il sole che ti asciuga il corpo mentre pedali (magari in salita),
e infine la corsa, il tratto certamente più duro, possibilmente all’ombra.
Certo, ci vuole il terreno adatto. Per i varesini, il lago di Monate può essere
un buon banco di prova, ma manca la salita per il tratto in bici, a meno di
spostarsi troppo, e non vi è molta ombra, con le auto che disturbano per il
tratto di corsa. Trovai un terreno ideale a Pineto degli Abruzzi (foto): il
nuoto in mare, vicino alla riva, poi la bici in salita a Mutignano, con discesa
in picchiata su Pineto, e infine il tratto di corsa, all’ombra della stupenda
pineta di quel litorale abruzzese. Davvero molto gratificante. Non occorre
essere campioni e nemmeno atleti prestanti, basta trovare il ritmo giusto,
adatto alle nostre possibilità, e avere alle spalle ore ed ore di allenamento.Nulla
si improvvisa.
18-continua
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