Introduco
qui il capitoletto dedicato alla respirazione, che vale per ogni tipo di
attività che descriverò. Più aumenta l’intensità della prestazione, più la
respirazione diventa fondamentale. Viene spesso trascurata anche dagli allenatori,
qualcuno addirittura pensa ancora che si debba inspirare col naso ed espirare
con la bocca, antica lezione oggi superata. E’ essenziale introdurre
correttamente l’aria necessaria, e successivamente buttarla fuori. E ciò va
fatto a ritmo con il movimento delle gambe o delle braccia. Non è affatto facile
per un neòfita. E ci si allena soprattutto nel cammino, dove il ritmo è più
lento. L’inspirazione io la chiama ‘di gola’, l’espirazione ‘di bocca-labbra’,
ma sempre e comunque con la bocca (e il naso, naturalmente), a meno che lo
sforzo sia davvero poco intenso e ci si trovi in ambiente particolarmente
inquinato. E la respirazione si deve 'sentire': io faccio l’esempio del treno a
vapore. C’è chi si vergogna di far sentire la ‘sonorità’ della propria
respirazione, quasi fosse il segno che uno è alla frutta. Ma quando mai? Uno è
al limite quando è paonazzo o pallido, con la respirazione fuori controllo e il
cuore folle, sopra le 160/170 pulsazioni (non sto parlando di atleti).
8-continua
Nessun commento:
Posta un commento