mercoledì 28 giugno 2017

Sport per la salute - 14



So bene che non è facile abituarsi alla posizione sui pedali. All’inizio si fa fatica a trovare il giusto equilibrio, e poi è innegabile un lieve aumento delle pulsazioni, ma con l’allenamento i risultati saranno più che gratificanti. Vedrete che quando il vostro socio, in caso di aumento della pendenza, smanetterà sul cambio per trovare un rapporto più agile, mentre voi salirete sui pedali senza toccare il cambio, lasciandovelo alle spalle, la soddisfazione sarà grande. A parte la battuta agonistica, davvero è essenziale avere a disposizione le due posizioni sulla bici, quando la strada si impenna. Poi dipende dalla struttura fisica e da altri fattori, è chiaro che un grimpeur leggero userà di più la posizione sui pedali, un passista più pesante starà più seduto, ma non sempre seduto.  Le due posizioni vanno utilizzate anche con la mtb, anche se salendo su strada sterrata con ghiaia e terreno comunque scivoloso a volte è impossibile salire sui pedali, perché si scarica la ruota posteriore, che slitta. Ma se siamo su asfalto, o su fuoristrada tipo la rizzàda della Madonna del Monte, e il fondo non è bagnato, si possono alternare le due spinte.

Sulla discesa sarò sintetico: prudenza massima, sempre il casco, coperti bene, occhiali e bocca chiusa. Spesso si trascura la pericolosità degli insetti o di altri piccoli corpi contundenti che finiscono negli occhi o in bocca, quando si scende magari a 50 all’ora o più. Usare entrambi i freni, ma MAI QUELLO ANTERIORE quando la strada è bagnata o con sabbietta, soprattutto in curva. Forse non a caso nelle bici il freno posteriore è a destra, mano normalmente più utilizzata, mentre quello anteriore a sinistra.  Prudenza al top: una buca anche non molto profonda, un sasso, un cane che esce da un cancello, un’auto che sbuca da una strada secondaria…soprattutto quando si scende con la bici da corsa, possono far cadere.  

14-continua

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