Due
parole le spendo per il nuoto in acque libere, ai laghi o al mare. Il luogo
ideale per allenarsi è la piscina, ma quando si è in grado di nuotare di fila
per 20/30/40 vasche, allora si può nuotare in acque libere. L’ideale è avere le
fortuna che hanno i varesini, cioè il lago di Monate (foto): piccolo, acque calme,
panorama super. E’ questo il luogo ideale. Già il lago Maggiore è meno
invitante. Al mare è ancora peggio. Prima regola: mai affrontare una traversata
da soli, senza una barca d’appoggio. Se si è soli, bisogna costeggiare la riva,
e anche in questo caso bisogna sempre avere la boa attaccata dietro. Un malore
è sempre possibile, e si può annegare in un metro d’acqua, quindi massima
prudenza. Non sto qui a spendere parole circa l’importanza di non entrare in
acqua subito dopo mangiato, aspettare almeno tre ore. Soprattutto chi come me
soffre il freddo, si procuri una muta da triathlon, che oltre a favorire il
galleggiamento ripara dal freddo. Questo per chi ha intenzione di nuotare tante
volte in acque libere, se no non vale la pena affrontare quella spesa. Certo è
che quando uno acquista sicurezza nel nuoto, nuotare in un lago tipo quello di
Monate è davvero gratificante. Chi l’ha provato non può non darmi ragione.
17-continua
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