giovedì 29 giugno 2017

Allocchi


La nostra incapacità di gustare il presente, l'attimo, le nostre ricchezze è sorprendete. La maggioranza non è vessata, piegata e piagata da gravi malattie o lutti estremi (in tal caso le lacrime sarebbero più che giustificate..e la rabbia...e la disperazione). Per lo più godiamo di un panorama tutto sommato rassicurante, senza uragani, eppure...l'invidia per il successo altrui (con conseguente malessere da fallimento) ci incupisce; il pensiero della morte ci perseguita; il timore del peggio sempre in agguato ci deprime.
Pensare continuamente alla morte è da fessi: vuol dire regalarle altra vita, una vittoria anticipata.
Invidiare gli altri è da allocchi (foto): il successo non porta necessariamente in dote la felicità...che resta lo scopo principale del nostro esistere.

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