lunedì 7 marzo 2016

La mia scrittura - 56



Due anni di Pensieri & Parole, 1996-1998, un appuntamento settimanale su La Prealpina al quale tenevo particolarmente. Così nell’estate del 1998 pensai che sarebbe stato bello riunirli in un libro. Mi ero fatto tentare notando che l’amica giornalista Anna Maria Gandini aveva collezionate i corsivi della sua rubrica ‘La mia Varese’ in un bel volume. Perché non imitarla? I miei pezzi mi sembravano meritevoli di tale promozione. Forse eccedendo nella considerazione di me stesso, pensai inoltre che sarebbe stato bello completare il libro con foto d’autore, ambientate a Varese. Pensai subito a Carlo Meazza, che avevo conosciuto in occasione del libro su Taino e in altre circostanze. Non dico fossimo amici, ma quasi. Ci trovammo una serata di fine estate a casa sua, lui disse: “Scusa, Carlo,  perché vuoi fare questo libro?” Risposi: “Guarda, non certo per soldi. Amo la mia città, qui sono nato, sono nati i miei. Amo leggerla a modo mio…” Carlo, varesino doc come me, aveva compreso l’essenziale, fu disposto a collaborare, scattò qualche foto nuova ma soprattutto mi regalò sue foto d’archivio, inedite. In rigoroso bianco e nero. Nasceva così:
‘Varese-parole e immagini di un luogo amato’.
Scrive Gianni Spartà nell’introduzione al libro: “I fatti, prima di tutto i fatti. Di questo si nutre principalmente un giornale. Ma c’è modo e modo di cucinarla questa pietanza quotidiana e c’è modo e modo di porgerla….Poi c’è il finale rappresentato dal caffè. Ed è in quest’arte, semplice solo in apparenza, che si è cimentato con successo Carlo Zanzi, perfezionando profumi e sapori e onorando la regola del buon gusto…Prima o poi si dovevano incontrare l’attento narratore e il fotografo raffinato. Era scritto che, amando entrambi la loro città, seguendone con passione le alterne vicissitudini, Carlo & Carlo nel mezzo del cammino avrebbero dedicato a Varese qualcosa di speciale….Dicono che le notizie nascono, si consumano e muoiono nel breve spazio di un mattino. I pensieri no: quelli possono diventare immortali.”


56-continua

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