E
via in bici. Anche se non ho nulla di scritto, senz’altro in quella primavera
del 1977 avrò scalato tutte le salite varesine. Ricordo persino un’andata-ritorno
a Milano. Poiché avevo un progetto (che vedremo), dovevo sommare chilometri in
pianura, così decisi di andare a Milano, per l’esame di Morale, in bicicletta.
Partii da Varese a mezzogiorno, seguendo la varesina (Castiglione, Tradate, Saronno…).
Arrivai alle 14 in Università Cattolica, esame con don Arrigoni (un prete
bergamasco che pareva più un atleta che un don e che aveva proposto per l’esame
il libro Ipotesi su Gesù di Vittorio Messori), ritorno dalle 16 alle 18, fra
auto e camion. Uno schifo. Un’esperienza che non farò mai più. E poi il
progetto. Per i miei genitori l’itinerario sarebbe stato andare in bici a trovare
il mio compagno all’Isef, Ermanno Rastelli, che abitava a Le Prese, vicino a
Bormio. Nella mia testa c’era però dell’altro. Partenza alle 5.30 del 20 luglio
1977, con un vestiario a dir poco ridicolo, uno zaino che non era uno zaino ma
una borsa adattata. A Lugano inizia a piovere e cado sul pavè, in discesa. Ma è
una caduta innocua. La pioggia aumenta, quindi per cinque ore, sino al mio
arrivo a Sondrio (Porlezza, Menaggio, Gravedona, Valtellina, Sondrio), alle
11.30, pedalo nel diluvio. Poco prima delle 15 arrivo a destinazione: Le Prese.
Ho percorso 181 km. Grande accoglienza del mio amico Ermanno (in foto, con la
sua simpatica nonna), doccia, vestiti caldi e si va a cena dai suoi genitori,
che hanno condotto il bestiame in alpeggio, sopra Santa Caterina Valfurva. Cena
suggestiva in baita. Ma la notte non sarà tranquilla!
29-continua
Hai nominato 2 personaggi super ...sarà il nome che li accomuna ...1 era il mio prof di filosofia al liceo..grandissimo ..non mi interrogava mai quando andavo a far gare .e rastelli è un grande e simpaticissimo coach ������
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RispondiEliminaè vero..due super prof, cara francesca
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