Le
quattro settimane di corso sci al Tonale volarono, con avventurosi rientri in
autostop dopo le licenze del fine settimana: sole, freddo, fatica e
gratificazioni. E soprattutto un clima rilassato. Ma il rientro a Malles
inesorabilmente si approssimava. Ci fu una bella cerimonia di inaugurazione
della nuova caserma per gli alpini sciatori, e infine le gare di fine corso. E
lì qualche soddisfazione me la tolsi. La prima gara era una gara di sci nordico,
categoria unica (principianti e provetti), con pesanti sci in legno e scarponi
Vibram. Tecnica classica (il pattinato non era stato ancora inventato) e una
gran fatica. Meteo super, caldo e una prestazione, da parte mia, niente male.
Non ricordo il piazzamento, ma tenuto conto della categoria unica, rimasi assai
soddisfatto. Nella foto, mi si vede stanco subito dopo il traguardo. La gara di
slalom gigante, invece, era divisa in due gruppi, principianti e provetti.
Nevicava, eravamo bardati come i primi pionieri degli sci, partii deciso ed arrivai
terzo, con una prestazione più che dignitosa. Vinsi un paio di scarponi Caber
azzurri, che portai a casa con orgoglio. Non li ho mai usati. Qualche anno fa,
con la ripresa della pratica dello sci alpino, pensai di provarli, benché
fossero ormai più che datati. Andai in soffitta. A causa del calore, si erano
deformati. Li buttai via. In foto sono con un commilitone, del quale non ricordo
il nome. Gare finite, mesto ritorno a Malles. L’inverno era solo all’inizio.
42-continua
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