sabato 23 aprile 2016

Il mio sport - 42



Le quattro settimane di corso sci al Tonale volarono, con avventurosi rientri in autostop dopo le licenze del fine settimana: sole, freddo, fatica e gratificazioni. E soprattutto un clima rilassato. Ma il rientro a Malles inesorabilmente si approssimava. Ci fu una bella cerimonia di inaugurazione della nuova caserma per gli alpini sciatori, e infine le gare di fine corso. E lì qualche soddisfazione me la tolsi. La prima gara era una gara di sci nordico, categoria unica (principianti e provetti), con pesanti sci in legno e scarponi Vibram. Tecnica classica (il pattinato non era stato ancora inventato) e una gran fatica. Meteo super, caldo e una prestazione, da parte mia, niente male. Non ricordo il piazzamento, ma tenuto conto della categoria unica, rimasi assai soddisfatto. Nella foto, mi si vede stanco subito dopo il traguardo. La gara di slalom gigante, invece, era divisa in due gruppi, principianti e provetti. Nevicava, eravamo bardati come i primi pionieri degli sci, partii deciso ed arrivai terzo, con una prestazione più che dignitosa. Vinsi un paio di scarponi Caber azzurri, che portai a casa con orgoglio. Non li ho mai usati. Qualche anno fa, con la ripresa della pratica dello sci alpino, pensai di provarli, benché fossero ormai più che datati. Andai in soffitta. A causa del calore, si erano deformati. Li buttai via. In foto sono con un commilitone, del quale non ricordo il nome. Gare finite, mesto ritorno a Malles. L’inverno era solo all’inizio.


42-continua

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