Deluso
dalla debacle del Mortirolo, non misi
certo la bici in cantina e finii il 1996 con altre salite e giri di corsa. Il 1997
ebbe lo stesso andamento sportivo, bici e corsa. Intensificai i minuti di
corsa, 154 km nel 1996, 500 nel 1997 ma soprattutto mi preparai, perché le
vacanze estive erano in programma a Penia di Canazei. Tornavo sulle dolomiti,
ma questa volta per alcuni giorni, con bici al seguito e la possibilità di
salire sui passi tutti i giorni. E così feci. Mi alzavo prestissimo al mattino,
quando in Val di Fassa era ancora buio, e via in bici, ben coperto, verso il
Passo Sella (foto) e il Passo Pordoi. Poi giù in discesa, colazione e via per
le passeggiate con la famiglia sui sentieri dolomitici. Avevo con me anche la
mountain-bike dell’Iper, un cancello più che una bici, con la quale salii
comunque al rifugio Micheluzzi e al rifugio Gardeccia. Conclusi il 1997 con
altre salite varesine e soprattutto aumentando i minuti di corsa continuata,
arrivando a correre più volte oltre l’ora. Forse già stavo ipotizzando di
realizzare un sogno di vecchia data.
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