Il
1998 trovò sempre l’accoppiata corsa-bici, anche se la corsa prenderà il
sopravvento. Iniziai però con una novità ciclistica. Il 2 gennaio andai al
Decathlon e comprai la mia nuova bici da corsa (eccola al cannoncino del Campo
dei Fiori): una Decathlon Cobra 740, telaio in acciaio, cambio e freni Shimano
600, rapporti 53-39 + 13-14-15-16-17-19-21-23. Quindi il più leggero è il
39/23, che non è leggerissimo. La pagai ben Lire 1.489.000, una cifra esagerata
rispetto alle 178.000 lire del costo della mia Olympia, che mandai in pensione dopo
quasi vent’anni. Il 17 febbraio (foto) la collaudai andando ad intervistare per
il Luce, intervista in bici, Claudio Chiappucci, allora ancora professionista.
Per ciò che riguarda la corsa, aumentai sia il minutaggio che il ritmo,
correndo anche sulla pista dello stadio ‘Franco Ossola’, mentre in bici andai
ancora in vacanza a Penia di Canazei nel mese di luglio (foto). Era il tempo
delle prime edizioni della Maratona delle Dolomiti in bici. Infatti l’anno prima
avevo visto scendere i partecipanti dal Passo Fedaja. Decisi di non iscrivermi
a quel giro, ma di farmene uno simile, visto che ero in zona. Così il 4 luglio
1998, sempre partendo prestissimo al mattino da Penia, feci il passo Sella, poi
il passo Gardena, quindi il passo di Campolongo e infine il passo Pordoi,
salendo da Arabba, con picchiata finale verso Canazei. Una piccola Maratona
delle Dolomiti. Naturalmente, in quei giorni, salii più volte al Sella e al
Pordoi.
55-continua
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