Il
sole accompagnò il nostro risveglio, il 16 luglio. Partenza alle 6.20 da
Albino, alle 9 eravamo al Passo della Presolana, a mezzogiorno in cima al Passo
del Vivione, una salita niente male. Pranzo al Passo e lunga discesa verso la
Val Camonica. Quindi la salita sino a Ponte di Legno. Dopo un anno di distanza,
ritrovavo la Pensione Cervo, raggiunta dopo 110 km in sella. Un meteo davvero
super accompagnò anche la nostra tappa del 17 luglio. Partenza alle 5.30 da
Ponte di Legno, passaggio da Edolo senza incidenti e quindi salita al Passo
dell’Aprica. Alle 9 Paolo ed io eravamo a Tirano, alle 11.30 foto al lago di
Poschiavo, dove iniziava la salita vera al Passo del Bernina, cima Coppi del
nostro giro. Sole esagerato, ora più calda del giorno, una gran fatica: ricordo
che per il gran caldo il pedalino lasciò l’incisione sulla suola delle mie
scarpe di cuoio. Alle 14.30 arrivammo, sfiniti, al Passo del Bernina. Alle
17.30 eravamo all’attacco della discesa del passo del Maloja, una discesa
davvero invitante, ampi tornanti e velocità sostenuta. Poi la lunga pianura da
Chiavenna sino al lago di Como, con arrivo alla bella villa del nostro amico
Roby, a Gera Lario, alle 21. Avevamo pedalato per 190 km. Infine la tappa
conclusiva che, come in tutte le grandi corse a tappe, è una tappa minore. Ci
restavamo i 90 km da Gera a Varese. Partimmo alle 17, alle 19 un supertemporale
a Brienno ci lavò come pulcini. Ma tornò il sole e a Varese arrivammo, asciutti,
alle 21. Prima di rientrare nelle rispettive abitazioni, Paolo ed io ci
fermammo a pregare i Vesperi alla chiesa del Lazzaretto, in fondo al viale
Belforte. Avevamo sommato 530 km. Eravamo felici.
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