L’esperienza
del campo invernale era stata preceduta da un’altra batosta: niente corso
roccia. Come per il corso sci, avevo perorato la mia causa rivolgendomi al
capitano Di Pietro, con argomentazioni che ritenevo convincenti. Il corso
roccia a Colfosco, in val Badia, era il mio sogno, ma già avevo avuto il regalo
del corso sci, quindi non mi trovai nella lista. Fu più fortunato mio fratello
Marco, alpino anche lui, che riuscì ad ‘imboscarsi’ ai piedi delle dolomiti, a
pochi metri dalla ferrata Brigata Tridentina, che avevamo percorso durante le vacanze
in Val Gardena con la Shalom. Chissà, avessi preso parte al corso roccia forse
la mia passione per la montagna sarebbe aumentata, portandomi a scalare
seriamente. I mesi di febbraio e marzo del 1979 passarono con poco sport, ma
per fortuna tornò la primavera e il clima si fece più dolce in Val Venosta,
sempre strofinata dal vento. Cercai in tutti i modi di restare informato, per
scoprire eventuali iniziative sportive. Ero stato promosso caporale, e in
primavera persino caporal maggiore, quindi dovevo imparare ad usare la pistola
Beretta. Mi fecero sparare con la pistola, e notarono una certa precisione. Per
questo venni selezionato per una gara di tiro, e dal 30 aprile al 4 maggio partecipai
ad un torneo a Merano, nella squadra del btg Tirano: 8° su 21 concorrenti. Ma
il colpaccio lo feci con la pallavolo. Si era sparsa la voce che dovevamo
formare una squadra di pallavolo del Tirano, perché era in programma il
campionato della Brigata Orobica, che si sarebbe svolto a Vipiteno.
Naturalmente mi diedi da fare per sostenere la causa della squadra, per pretendere
allenamenti adeguati: partimmo alla ventura, un po’ come la sghemba del prof.
Secchia, in terza media. Il torneo durò dal 22 al 27 aprile, infastidito anche
dalla pioggia (vedi foto), il battaglione Tirano inanellò una serie di
sconfitte, arrivando ultimo. In compenso mi feci notare, forse perché in un
gruppo di asini un cavallo, pur non purosangue, fa la sua bella figura. Così
venni selezionato nella formazione della brigata Orobica, che si sarebbe
allenata a Merano, in vista del torneo fra brigate alpine, in programma a
giugno a Belluno. Fu una manna, e vedremo il perché. Del resto il mese di
aprile era partito all’insegna dello sport, con l’esercitazione Watles 1979,
tre giorni sul monte Watles, dormendo in una legnaia e sciando tutto il giorno,
fingendo una guerra (non ricordo se i nemici erano i bianchi o i grigioverde,
vedi foto in cima al Watles), con ipotetici morti e feriti.
44-continua
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