Sempre
datata 1975 è la mia prima partecipazione alla Marcia internazionale ‘Prenimega’,
nata quattro anni prima a Malnate, sull’esperienza della famosa Nimega del Nord
Europa. Una marcia dove non era possibile correre, molto partecipata, con la
presenza anche di gruppi militari. Una vera festa del cammino. Fra noi giovani
dell’oratorio era scoppiata la mania Prenimega: bisogna esserci. E allora via
ad allenarsi nel cammino. Ricordo una sera di allenamento: si era sparsa la
voce che era meglio camminare con scarpe di cuoio (tipo le scarpe della domenica)
che con scarpe da tennis. Non so chi era stato il folle a mettere in giro
questa voce, fatto sta che io (ed altri) ci allenammo quella sera con scarpe di
cuoio, con il solo risultato di piagarci i piedi! Comunque il 4 maggio del 1975
ero alla partenza da Malnate: Km 41,400 in 6 ore e quindici minuti. La rifeci
una seconda volta, il 21 maggio del 1978, sempre con amici e anche con la mia
futura moglie Carla: Km 40,100 in 7 ore. Pochi giorni dopo il rientro dal giro
in bici con Paolo, ero nella squadra di basket della Shalom, giocammo contro una
formazione di Radio Supervarese (la Radio ciellina) all’oratorio di San
Vittore. Ne parlo e pubblico la foto solo perché è una delle rare immagini che
mi vede insieme a mio fratello Marco, mentre pratichiamo sport. Il mio amore
per la montagna cresceva, grazie alle vacanze comunitarie con gli amici della
Shalom. In quel 1978 lasciammo la Val Gardena per San Martino di Castrozza,
sempre la meraviglia delle dolomiti. Al mattino andavo a correre verso il Passo
Rolle, e qualche volta arrivai sino in cima. La cartolina rosa del militare
arrivò mentre ero al mare, a Marina Palmense, intento a migliorare in piscina
la tecnica del nuoto, affinata all’Isef. Poco adatto alla rana e al delfino, preferivo
il dorso allo stile libero perché non avevo messo a punto bene la respirazione.
Non riuscivo a superare le quattro vasche di fila.
38-continua
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