Che
romanzo ho in animo di scrivere? Vorrei mettere al centro i ricordi. Arriva un’età,
la mia, vicino ai sessanta, che invoglia a tornare al passato. Nel mio caso non
si tratta di rimpianto nostalgico, di abbraccio ‘mortale’ con la giovinezza
perduta. Quella, se mai, è in sottofondo…direi inevitabile. E’ soprattutto l’urgenza
di non sprecarli questi ricordi, di fissarli sulla carta. Sì, la paura dello
spreco, perché la memoria poi tradisce. Ricordare la storia del mio territorio,
quello che conosco meglio, e la mia storia personale, vicende varesine che si
trovano in altre fonti, ma nessuno ha la lettura mia, perché ognuno ha la sua
visione, la sua interpretazione. Da un lato questa urgenza, che ha visto molti
miei amici scrittori darsi da fare a riguardo: ad esempio, per stare a Varese,
Mario Chiodetti. Tutti, prima o poi, ci cascano, come chi diventa padre non può
non parlare dei propri figli. Poi torna Dio. In verità non se ne è mai andato,
ma ci sono stati anni che l’ho messo dietro le quinte, per richiamarlo con ‘Il
giorno che tremò la notte’ (ancora in attesa di un editore), in racconti brevi
e poesie. Il Mistero dei misteri riaffiora, è inevitabile che ne scriva, è la
mia vita. Mi imbarco quindi per il nuovo viaggio narrativo, scrivo molto
durante le vacanze natalizie 2013/2014 e poi nell’estate 2014.
93-continua
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