Alla
fine di settembre 2015 la mia nuova raccolta di racconti è pronta, in vista
della presentazione, il 3 ottobre. Due poesie, 33 racconti brevi e brevissimi,
un racconto lungo, quello che dà il titolo alla raccolta. La grafica di
copertina è curata da mia figlia Valentina. Per la prima volta metto una mia
foto, nei panni di nonno, con in braccio la piccola Rebecca Zoe. Come
introduzione al volume scrivo quanto segue:
Innamorato del racconto
Dopo trent’anni di
scrittura credo di non avere più dubbi: prediligo il racconto al romanzo. Il
mio è stato un percorso di potatura, un bisogno di sintesi, la necessità di
arrivare subito al ‘dunque’, un avvicinarsi della narrativa alla poesia. Non a
caso inizio questa mia nuova raccolta di racconti con due poesie.
Ho ordinato i racconti
di questi ultimi anni in ordine di lunghezza: una pagina, due pagine, qualche
pagina, per finire con il racconto lungo che dà il titolo alla raccolta e con
un racconto breve che non avrei mai voluto scrivere.
I racconti più brevi
amo definirli schizzi: come un pittore, qualche segno di matita, qualche tratto
al carboncino.
Molti racconti hanno
come protagonista (diretta, indiretta, celata, esplicita) la morte. Non è una
novità, non lo è per me da trent’anni, non lo è nella millenaria storia della
narrativa. La morte è vita, è stimolo creativo, è paura che invoglia alla
memoria. Non c’è slancio vitale più efficace quanto il timore di essere dimenticati.
96-continua
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