Non sono mai stato tenero con Brandon Davies, il lungo di Varese dall'andatura lenta e dalla mano piatta, ma oggi tanto di cappello: è stata fra le pedine vincenti di una Varese che ha fatto faville, dimostrando grinta, velocità e soprattutto precisione al tiro. Questi gli ingredienti che hanno messo al tappeto Pistoia. Ma l'inizio è stato stentato, sia per il dinoccolato Brandon che per tutta la squadra. Per fortuna due triple di Kuksiks tengono Pistoia vicina, mentre Davies pasticcia, è lento. Quando si appresta al tiro, pare che il Molten pesi 2 tonnellate: lo alza a fatica sopra il capo, si inarca sotto il peso del pallone, il tiro è al rallentatore. 20-19 al primo intervallo breve. Poi Varese parte in tromba, aumenta il ritmo, Wright fa ripartite a razzo, segna, Davies comincia a carburare, ma è tutta la squadra che gira. Dall'altra parte il giganteAlex Kirks (2.13!) va a mille, ma non basta. Andiamo al riposo lungo 45-35. Si teme il calo nel terzo quarto ma ciò non avviene, Davies prende rimbalzi, segna da sotto, mentre Pistoia è più imprecisa, e il solo Kirks (finirà con un 27 di valutazione, 31 punti, il migliore di tutti) tiene su la casa toscana. Finisce 71-53 e appare fatta. Ma Pistoia non ci sta, noi cominciamo a sbagliare e quindi i rossi si avvicinano: 77-66 a -7', e si teme il peggio, la debacle varesina. Ma niente affatto. Una tripla di Kuksiks dà ossigeno, poi ne mette una anche Davies, Wrigh è dinamico e ha già 20 punti sul groppone, Brandon si esibisce in una doppia stoppata di fila, ovazione del Palawhirlpool per lui. Però Pistoia sta lì vicina: 82-71 a -5', 87-76 a -2'. Ma Varese regge l'urto e porta a casa la partita: 91-78. Vinciamo soprattutto ai tiri: 52% contro 43%. Per il resto siamo lì. Davies accoglie l'abbraccio della curva. Buone sensazioni per la sfida di mercoledì sera contro Anversa.
Forza Varese!
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