Nel
settembre del 1978 partii per vivere l’esperienza militare, a Merano e poi a
Malles Venosta. Lasciavo a casa una ragazza e tanti amici. Ricordo che appena
arrivato a Merano, per il CAR, chiesi notizie del cappellano militare, e mi
indicarono una piccola villa. Lì incontrai don Bruno Pontaldo, un don davvero
speciale, l’opposto di don Angelo,
caratterialmente parlando. Una volta la settimana celebrava la Messa nel suo
salotto: un tavolino, un bicchiere, acqua, vino e qualche pezzo di pane.
Eravamo in quattro gatti, dentro una caserma con migliaia di reclute alpine. Proprio
in quel periodo don Bruno, grande amante del canto e della musica, fece nascere
il Coro della Brigata Alpina Orobica, ma io venni escluso perché partivo per Malles.
Nel piccolo paese della Val Venosta la Messa era principalmente in tedesco, ma
ogni tanto c’era anche la Messa in italiano. Feci amicizia con alcuni giovani
della locale comunità parrocchiale, e con i pochi alpini che manifestavano
pubblicamente la loro fede in Dio. Ricordo che spesso, in caserma, cercavo
luoghi appartati per scrivere lettere e per pregare. Fu un anno non facile, ma
la preghiera e la vicinanza degli amici della Comunità Shalom mi aiutarono.
Vissi la licenza ordinaria, cioè una decina di giorni, con la comunità a San
Martino di Castrozza. Nel mese di settembre del 1979 tornai da Malles,
desideroso di iniziare la mia carriera di prof di ginnastica e di continuare la
mia avventura con la Shalom.
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