Il
2003 iniziò come da tradizione, cioè con la salita di corsa al Campo dei Fiori,
9 km di salita sino al piazzale del cannoncino in 57’43”. Poi nevicò a Brinzio
e allora ne approfittai, perché pur amando anche la neve sparata dai cannoni a
Cunardo, amo senz’altro di più i vasti spazi dei prati di Brinzio, con le Alpi
all’orizzonte e la parete nord del Campo dei Fiori che veglia su di me. E per
la prima volta presi parte alla Brinziobianca, una non competitiva (meglio, una
competitiva soft) di sci nordico organizzata dagli amici dello Sci Nordico Varese,
sulla distanza dei 15 km, cioè tre giri. Esperienza assai divertente, mi
impegnai ma non più di tanto, e infatti il crono sta lì a dimostrarlo: 69’40”. Qualcuno
mi scattò anche una foto, che aggiungo in questo post. Grazie anche al corso di
aggiornamento e al miglioramento della tecnica, imparavo a scivolare meglio e
quindi a godermi maggiormente la sciata, riducendo la fatica e aumentando il
quoziente di piacere. Più volte gli amici mi fecero notare che avevo un’attrezzatura
non adeguata, che con materiali migliori sarebbe stato tutto più facile e
bello. Insisteva particolarmente il mio caro amico Riccardo Prando, brinziese d’adozione,
grande sciatore di fondo, detto il pirata del Brinzio per via della bandana che
utilizza quando scia. Presi tempo, convinto che ne avevo ancora di chilometri
da percorrere sugli sci, prima di meritarmi un’attrezzatura migliore.
75-continua
In effetti alcuni miglioramenti ci sono stAti a livello di tecnica e di attrezzatura. Però per prendere il Pirata ci vuole ben altro...
RispondiEliminaIn effetti alcuni miglioramenti ci sono stAti a livello di tecnica e di attrezzatura. Però per prendere il Pirata ci vuole ben altro...
RispondiEliminaaltri miglioramenti ci saranno..il Pirata è avvisato!
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