sabato 14 maggio 2016

Il mio sport - 80



Quella fu la goccia, il fattore scatenante che causò il travaso, lo stato di malessere che mi agguantò la domenica successiva, 24 luglio, e che mi accompagnerà per mesi. Una serie di fattori, negli anni, avevano logorato il mio equilibrio psichico, che andò in tilt. Quella domenica mattina di gran caldo mi svegliai con una forte crisi d’ansia, che mi sorprese, perché non la conoscevo. Cercai di calmarmi in tutti i modi, presi parte anche alla corsa di Barasso (km 17 in 81’37”) ma ciò non valse a tranquillizzarmi. Il cuore correva incontrollato e lo stomaco si chiudeva, impedendomi di mangiare. La farò breve, perché qui si parla di sport. Sarà l’inizio di un lungo periodo per me di sofferenza e insieme di novità. Mi ritrovavo all’improvviso come senza pelle, privo di protezione, quindi ogni stato d’animo era amplificato, sia nel bene che nel male. Cercai di riprender subito a nuotare a Monate, e in effetti in quell’estate ci riuscii, pur con qualche difficoltà. Continuai anche con la bici, tanto che proprio in quel 2005, il 23 settembre, stabilii il mio personal best al Campo dei Fiori in 37’34”, ancora imbattuto. Ma ad ottobre la crisi si amplificò, e dopo qualche tentativo di nuoto in piscina mollai il nuoto. Quell’autunno-inverno fu molto duro.

80-continua 

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